Cittadino extra-UE: differenze tra le versioni
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− | In questo ipertesto si dà del cittadino extra-UE la stessa definizione che nel Testo Unico sull'immigrazione <ref> | + | In questo ipertesto si dà del cittadino extra-UE la stessa definizione che nel Testo Unico sull'immigrazione <ref> Presidenza del Consiglio dei Ministri, (1998). [http://wiki.inmp.it/wiki/images/DLgs_286_1998_TU.pdf Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero] (D.Lgs 25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni ed integrazioni).</ref>, si dà del cittadino straniero: |
* il cittadino di un Paese non comunitario; | * il cittadino di un Paese non comunitario; | ||
* un apolide o senza patria.<br /> | * un apolide o senza patria.<br /> |
Versione attuale delle 12:05, 28 apr 2017
In questo ipertesto si dà del cittadino extra-UE la stessa definizione che nel Testo Unico sull'immigrazione [1], si dà del cittadino straniero:
- il cittadino di un Paese non comunitario;
- un apolide o senza patria.
Di conseguenza, nell'ambito di queste pagine possono essere considerati sinonimi le espressioni "cittadino extra-UE", “cittadino straniero”, “cittadino non comunitario” e "cittadino di Paese terzo".
Sono, inoltre, da considerare extra-UE coloro che non provengono dai paesi di provenienza dei cittadini UE.
Ai cittadini extra-UE può essere richiesto di sottoscrivere un Accordo d’integrazione e riconosciuto il diritto di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale e di essere esentati dal pagamento del ticket sanitario.
Note
- ↑ Presidenza del Consiglio dei Ministri, (1998). Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero (D.Lgs 25 luglio 1998, n. 286 e successive modificazioni ed integrazioni).